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Esami Scolastici: un Aiuto dalla Tavola

Una dieta corretta e qualche consiglio mirato possono aiutare a superare le prove di fine anno

 

Gli esami di maturità, le ultime importanti interrogazioni di fine anno e le prime prove universitarie sono appuntamenti classici di inizio estate. Volenti o nolenti, lo stress da esame colpisce in modo più o meno intenso tutti gli studenti, dalle elementari all’università. Stress che spesso e volentieri può indurre errori dietetici, dal digiuno da “stomaco chiuso” alle overdose di bevande eccitanti (caffè, ecc.) o di snack ipercalorici per “tirarsi su”. Rimedi che sembrano utili al momento per un’immediata gratificazione, ma che producono alla lunga effetti opposti a quelli desiderati. Un’alimentazione corretta (che non vuol dire punitiva!) può, invece, svolgere un ruolo rilevante non solo durante le settimane di studio, ma anche negli impegnativi giorni degli esami.

 

CONSIGLI UTILI

Le regole generali della corretta alimentazione non cambiano quando si studia, anzi sono più valide che mai. La prima regola è di non saltare i pasti, cercando di consumare il cibo con regolarità a partire dalla prima colazione. Non bisogna mai attendere più di cinque ore fra un pasto e l’altro facendo ricorso, se necessario, agli spuntini. In secondo luogo bisogna privilegiare, soprattutto nella stagione calda, gli alimenti del mondo vegetale: frutta e verdura di stagione. Consumarne almeno cinque porzioni al giorno, di colori diversi, consente di “fare il pieno” di vitamine e sali minerali. La terza regola è quella di bilanciare fra i nutrienti: proteine, carboidrati e grassi devono essere preferibilmente presenti in tutti i pasti, od almeno in quelli principali.

 

IL GIORNO DELL’ESAME

L’esame può essere paragonato all’attività sportiva: gli orali sono assimilabili ad uno sprint, mentre gli scritti alle maratone. In entrambi i casi è bene non abbuffarsi nelle tre ore precedenti la prova. Per i primi è più corretta un’alimentazione preparatoria leggera e ricca in energia rapidamente utilizzabile, ad esempio frutta e barrette di cereali. Per le prove più lunghe bisogna invece privilegiare i carboidrati complessi e non tralasciare le proteine: uno yogurt con muesli integrali può andare bene. Se l’esame si prolungasse, sarebbe, necessario consumare uno spuntino leggero a base di frutta o prodotti da forno freschi.

 

ALIMENTI PER LA MEMORIA

“Mangia il pesce che ha il fosforo e ti fa bene alla memoria” dicevano le mamme: ecco un vecchio luogo comune che incredibilmente ancora resiste. In effetti non è il fosforo il “toccasana” del pesce, ma la sua ricchezza in acidi grassi Omega3. Ecco una lista di altre sostanze che possono aiutare memoria e concentrazione e gli alimenti che le contengono. In farmacia si possono trovare anche integratori specifici: chiedete consiglio al vostro farmacista.

Ginkgo biloba:

è una pianta proveniente dalla Cina. Le sue foglie, sotto forma di estratto secco o fluido, agendo sulla funzionalità del microcircolo, favoriscono le funzioni cognitive e la memoria.

Rhodiola rosea:

le radici di questa pianta sono ricche di sostanze in grado di agire come tonico nei casi di stanchezza sia fisica che mentale, normalizzando inoltre il tono dell’umore. Vitamine B1, B2, B6: sono vitamine presenti per lo più nei vegetali come cereali integrali, semi oleosi, frutta secca, legumi (in particolare la soia), ortaggi (cavoli, radicchio, asparagi, spinaci) oppure nel fegato tra le fonti animali. Esse hanno il ruolo di favorire il normale funzionamento del sistema nervoso centrale.

Omega 3 e DHA:

sono presenti in tutti i pesci, in particolare in quelli grassi (non di allevamento) come salmone, tonno, aringhe, sardine, sgombri. In particolare il DHA contribuisce al mantenimento delle normali funzioni cerebrali.

Eleuterococco:

meglio conosciuto come Ginseng siberiano, viene utilizzato principalmente come sostituto del Ginseng Coreano. Oltre alle sue note proprietà tonico-adattogene, vanno ricordate anche quelle meno conosciute favorenti le funzioni cognitive e la memoria.

Bacopa monnieri:

è una pianta il cui uso risale alla Medicina Tradizionale Indiana. Contribuendo al benessere mentale e al rilassamento, favorisce la memoria e le funzioni cognitive.

Biotina:

viene detta anche Vitamina H. Carenze si possono riscontrare nelle persone che mangiano frequentemente uova crude. Contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso centrale e delle funzioni psicologiche.