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Bambini sotto attacco

Cibo spazzatura ed obesità assediano le giovani generazioni

I bambini di oggi stanno correndo il rischio concreto di vivere meno dei loro genitori e questa è una responsabilità tremenda per gli adulti e per la società in generale.

Tutto questo a causa dell’obesità infantile: un’epidemia insidiosa, che mina la salute degli italiani di domani. Il fenomeno si riscontra in tutta Europa, ma l’Italia vanta il triste primato in questo campo: circa il 30% dei bambini è obeso od in sovrappeso. Considerato che la probabilità di rimanere sovrappeso anche in età adulta è del 70%, si può comprendere come il futuro della salute degli italiani sia a rischio.

Obesità e sovrappeso, infatti, sono fattori di rischio per le principali malattie cronico degenerative: diabete, ipertensione, ictus e cancro solo per citarne alcune. Non si può parlare di un’unica causa, ma di un insieme di comportamenti ed abitudini errate che sono entrate nello “stile di vita” dei piccoli: un combinato disposto di errori nell’alimentazione e nell’ attività fisica. Il concetto più importante da tenere a mente è che sfamare i bambini non significa nutrirli! Un bambino obeso è un bambino malnutrito e l’eccesso di peso mette in luce errori in eccesso, ma anche in difetto nella sua alimentazione. Le regole generali del corretto modo di mangiare non cambiano fra adulti e bambini in età scolare: certo la crescita richiede in proporzione qualcosa in più dal punto di vista quantitativo, ma sostanzialmente le stesse cose dal punto di vista qualitativo. La piramide alimentare della dieta mediterranea “vera”, non quella “commerciale” sponsorizzata dall’industria, fornisce una chiara visione di cosa bisogna mangiare e delle proporzioni fra i diversi alimenti. Alla base vi sono la frutta e la verdura, che nutrono l’organismo con vitamine, sali minerali e fibre fornendo anche energia sotto forma di carboidrati a basso indice glicemico: se ne consigliano almeno cinque porzioni al giorno di colori diversi. Altri alimenti favoriti sono pasta e pane provenienti da fonti integrali e possibilmente da diversi tipi di cereali, legumi, carni magre e soprattutto tanto pesce ricco di Omega3. Ridurre gli zuccheri semplici (i dolci), i grassi animali e non esagerare con i latticini.

Da bandire assolutamente gli alimenti artificiali: merendine ricche di grassi idrogenati (veri e propri veleni), bibite gassate dolci, snack industriali e caramelle piene di coloranti e conservanti. Il bimbo (ma anche l’adulto), che evita i cibi spazzatura, ritorna ad apprezzare il gusto della frutta come vero dolce della natura.

La scansione dei pasti (quando mangiare) prevede cinque momenti giornalieri, in cui il bimbo si abitua a nutrire il proprio organismo, anche se in sovrappeso od obeso: colazione, pranzo, cena e due spuntini a metà mattina e pomeriggio. In ognuno di questi dovrebbero essere presente la frutta, la verdura od entrambe. I cibi e le bevande spazzatura sono in grado di far perdere il controllo ai piccoli ed anche ai grandi della quantità di Kcal introdotte oltre alla qualità del cibo.

Per ultimo, anche se non è una regola alimentare, bisogna porre un limite alla televisione ed ai dispositivi elettronici ed incoraggiare l’attività fisica quotidiana. Una o due ore al giorno di semplice gioco fisico con i coetanei è più che abbastanza: non c’è necessità di attività strutturate (Calcio, tennis, etc...) che devono aggiungersi al gioco quotidiano e non sostituirlo.

 

Dr. Antonio Marinelli - Farmacista